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La Cina sarà presto la prima potenza economica mondiale e le conseguenze della crisi finanziaria internazionale potrebbero addirittura accelerare questa tendenza. L'Impero di Mezzo non si accontenta oggi, però, di puntare soltanto sul proprio sistema produttivo: Pechino guarda, infatti, più lontano e si è lanciata in una massiccia operazione di seduzione planetaria. Con la promozione di una cultura plurimillenaria, la mobilitazione della propria diaspora migratoria, la diffusione della lingua, l'utilizzo del suo patrimonio artistico-archeologico, l'aiuto allo sviluppo e la strategia del guadagno-guadagno, la Cina è passata all'offensiva. Essa può vantarsi già d'importanti successi in questo senso, in particolare, nei Paesi del Secondo e Terzo Mondo dell'Africa, America Latina e Medio Oriente. Ma il Gigante asiatico affascina anche i Paesi occidentali, i quali non possono che soccombere alla strategia del soft power cinese. Quali saranno gli effetti a lungo termine di questa politica? Ma non solo. Poiché l'operato di Pechino pone anche interrogativi sulla mancanza di democrazia in Cina, come anche sulla violazione dei diritti umani e sulla sua crescita militare.